venerdì 16 aprile 2010

La scuola di Barbiana



La scuola di Barbiana è un'esperienza educativa avviata da Don Lorenzo Milani negli anni ’50.

La storia:

Don Milani fu inviato quale priore di Barbiana, un piccolo borgo sperduto sui monti della diocesi di Firenze.
Qui incominciò un'esperienza educativa unica e rivolta ai giovani di quella comunità che, anche per ragioni geografiche ed economiche, erano fortemente svantaggiati rispetto ai coetanei di città.
La scuola sollevò immediatamente delle eccezioni e molte critiche, gli attacchi ad essa furono tanti, dal mondo della chiesa (né Giovanni XXIII né Paolo VI intervennero mai a suo favore) e da quello laico.
Le risposte a queste critiche vennero date con “Lettera ad una professoressa”, libro scritto dagli allievi della scuola insieme a don Milani (e infatti come autore del libro è indicato "Scuola di Barbiana"), che spiegava i principi della Scuola di Barbiana e al tempo stesso costituiva un atto d'accusa nei confronti della scuola tradizionale, definita "un ospedale che cura i sani e respinge i malati", in quanto non si impegnava a recuperare e aiutare i ragazzi in difficoltà, mentre valorizzava quelli che già avevano un retroterra familiare positivo, esemplificando questo genere di allievi con il personaggio di "Pierino del dottore" (cioè Pierino, figlio del dottore, che sa già leggere quando arriva alle elementari).




Le caratteristiche:
L’innovazione dell’esperienza di Barbiana parte da alcuni presupposti unici ed originali e da un principio sintetizzato nel motto della scuola I care, in inglese "mi sta a cuore".
Da questo motto parte il principio per cui la scuola è fatta nelle ore più impensate dopo i lavori nei campi, impegnando i ragazzi praticamente tutto il giorno e sette giorni la settimana. È una scuola aperta, dove il programma è condiviso dagli allievi, le idee proposte dal maestro sono spesso rivoluzionarie e per l’epoca ritenute pericolose (a titolo di esempio riportiamo una frase di una lettera scritta dai ragazzi di Barbiana e Don Milani riferita al socialismo: “il più alto tentativo dell'umanità di dare, anche su questa terra, giustizia e eguaglianza ai poveri”).

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