venerdì 22 gennaio 2010

Nascita dell'antropologia della performance - Turner


La fase liminale del rito è certamente stata l'oggetto più dibattuto nell'ambito della lunga elaborazione teorica turneriana: essa, infatti, da vita a due modalità di interrelazione che formano in un caso una struttura o agli antipodi un'anti-struttura, ovvero una communitas.

Una communitas è un insieme di individui che condividono un determinato status sociale e scelgono di affidarsi alla saggezza e alla conoscenza degli anziani nel risolvere i conflitti mentre una struttura vede all'apice della società fortemente gerarchizzata individui che detengono il potere politico-economico indipendentemente dalla “fonte” che attribuisce loro valore e prestigio.

La liminalità è la fase in cui si cristalizza lo “status” dell'iniziato che può essere promosso (l'inconorazione d un monarca o l'accesso di un giovane al mondo degli adulti).

Nella sua ultima opera, “From Ritual to Theatre. The Human Seriousness of Play” del 1982, le riflessioni si concentrano sul potenziale intrinseco del rituale esteso a tutte le performance culturali, che possono operare creativamente su alcuni o su tutti i livelli della società. In quanto condensazione dei valori simbolici più profondi e intriseci ha una doppia funzione paradigmatica, nel senso che può generare o anticipare il cambiamento oppure può servire da modello di riferimento nel pensiero comune di coloro che vi partecipano.

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