venerdì 29 gennaio 2010

Relazione cassetta di psicologia sociale (Asch)

Asch - esperimento sulla conformità di giudizio


L'assunto di base del suo esperimento consisteva nel fatto che l'essere membro di un gruppo è una condizione sufficiente a modificare le azioni e, in una certa misura, anche i giudizi e le percezioni di una persona.
Il suo esperimento tratta la possibilità di influire sulle percezioni e sulle valutazioni senza ricorrere a false informazioni sulla realtà o ricorrendo a distorsioni palesi.
Nel 1956 organizza un esperimento in cui chiama 8 persone, di cui 7 complici, disegna 3 linee in ordine decrescente nominando A la prima B la seconda e C la terza, su di una lavagna, poi su un'altra lavagna disegna un'altra linea somigliante la A e poi chiede alle persone di indicare la linea piu lunga, i complici rispondono sempre B e lui registra che nel 90% dei casi anche l'ottavo rispondeva come le altre persone; pur sapendo che quella giusta era la A, il soggetto sperimentale decide, consapevolmente e sulla base di un dato oggettivo, di assumere la posizione della maggioranza (solo una piccola percentuale si sottrae, dichiarando ciò che vede e no ciò che sente di "dover" dire). Per Asch gli altri e la loro opinione sono punti di riferimento indispensabili, non fonti irrazionali di stimolo, ma organi costituenti il campo cognitivo, il processo che ci porta alla conoscenza è dunque delineato da un campo reciprocamente condiviso.

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